Glacier Blanc: escuralpinismo.

A volte sogniamo di fare spedizioni verso le vette dell’Himalaya o delle Alpi. Guardiamo su YouTube i filmati girati durante le scalate delle montagne innevate, ripide e pericolose.

Da lontano è eccitante, da vicino… un po’ stancante… Allora, cosa fare? Escuralpinismo!

Il Parco Nazionale des Écrins, situato nel cuore delle Alpi francesi, è un vero gioiello per gli amanti della natura e dell’alpinismo. Questo parco ospita alcune delle vette più emblematiche delle Alpi, tra cui la Barre des Écrins e il Mont Pelvoux. L’alpinismo in questa regione risale a diversi secoli fa, con pionieri che hanno affrontato queste maestose cime. La Barre des Écrins, che culmina a 4.102 metri, è particolarmente rinomata per le sue sfide tecniche e i suoi paesaggi mozzafiato. Il Mont Pelvoux, invece, offre ascensioni altrettanto spettacolari. I rifugi degli Écrins, disseminati in tutto il parco, offrono soste gradite per escursionisti e alpinisti. Tra questi, il rifugio del Glacier Blanc è particolarmente apprezzato per la sua vista incontaminata sul ghiacciaio omonimo.


Descrizione del percorso

Escapade Glacier Blanc

Dove: Andare fino alla fine della valle di Vallouise, parcheggiare vicino al rifugio Cézanne. Attenzione, i cani non sono ammessi nel cuore del Parco Nazionale degli Écrins, devono restare tranquillamente a casa.

Per chi: È un’escursione abbastanza facile, il sentiero è ampio e, nelle sezioni esposte, sono presenti delle funi di sicurezza. L’esposizione non è mai troppo elevata e c’è sempre la possibilità di aiutarsi con le mani. Solo i camminatori che soffrono di una forte paura delle altezze potrebbero trovarsi bloccati in alcuni passaggi.

Sopra il rifugio del Glacier Blanc, dovrete trovare la vostra strada in un terreno abbastanza caotico. Nulla di grave, ma è meglio avere un po’ di esperienza nell’escursionismo fuori dai sentieri segnati.

Le difficoltà iniziano una volta superato il torrente del Glacier Blanc. È meglio avere un buon equilibrio o aiutarsi con le mani o le funi per superare alcuni passaggi tecnici. Soprattutto se sono bagnati dalla pioggia. Un consiglio: cerca di seguire bene il sentiero per evitare di trovarti in luoghi difficili, se non addirittura pericolosi, da attraversare.

Equipaggiamento: Solo un buon paio di scarpe da trekking e crema solare.

Itinerario GPS da scaricare

Diario di bordo

Monte Pelvoux dal rifugio del Glacier Blanc. Photo by Rafal Buczynski

Per godere appieno dell’escursione ed evitare il caldo opprimente della giornata, è essenziale alzarsi presto. Sotto il cielo blu e il sole radioso del sud della Francia, le prime ore del mattino ci offrono una freschezza ideale per iniziare la nostra ascesa.

Sembra di essere a portata di mano…

Glacier Blanc da Pré de Mme Carle

La montée à l'AlaricLa partenza dal rifugio di Pré de Madame Carle segna l’inizio di una salita lunga e ripida. Ogni passo che facciamo rivela una vista mozzafiato sulla valle, offrendo uno spettacolo che compensa ampiamente lo sforzo.

Photo by Rafal Buczynski
Pre de Mme Carle
Pré de madame Carle Photo by Rafal Buczynski

Dopo una salita iniziale intensa, il sentiero diventa meno ripido, permettendoci di gustare appieno la vista sul ghiacciaio. Il paesaggio si trasforma, offrendoci panorami mozzafiato sulle distese ghiacciate.

Pas loin...
Photo by Rafal Buczynski

Passiamo accanto a un torrente e da questo momento il percorso diventa più divertente: ci sono cavi e passaggi in cui bisogna aiutarsi con le mani. L’esposizione è presente, ma senza reale pericolo, tranne per chi soffre di vertigini.

Photo by Rafal Buczynski
Passages techniques
Passaggi tecnici sopra il torrente del Glacier Blanc. Photo by Rafal Buczynski

Ci sentiamo come in spedizione verso vette inesplorate, soprattutto incrociando escursionisti equipaggiati con corde e piccozze.

In questa atmosfera avventurosa, il tempo vola e ci ritroviamo al rifugio del Glacier Blanc senza nemmeno accorgercene. Qui ci attende la parte migliore di questa spedizione: una deliziosa torta ai mirtilli.

Mont Pelvoux
Il rifugio del Glacier Blanc. Photo by Rafal Buczynski

Dopo una meritata sosta, ripartiamo verso il belvedere degli Écrins. Il percorso è caotico, senza segnaletica, ma non troppo difficile o pericoloso. Segue la morena del ghiacciaio fino al belvedere situato a circa 3.000 metri. Da qui, la vista sulla Barre des Écrins e sul Glacier Blanc è semplicemente mozzafiato. Osserviamo gli alpinisti attraversare il ghiacciaio per raggiungere il rifugio degli Écrins. Dopo aver scattato qualche foto, torniamo a valle con il cuore pieno di ricordi indimenticabili.

Au dessus de refuge du glacier blanc
Alcune ultime foto prima del ritorno.. Photo by Rafal Buczynski


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