
Il nero ti sta benissimo… soprattutto quando profuma di larice e roccia calda.
La mountain bike negli Écrins è spesso un sottile equilibrio tra sforzo fisico, bellezza selvaggia e… incidenti meccanici. In questa giornata particolare, l’avventura è iniziata ancora prima di iniziare a pedalare: una spina nel pneumatico anteriore. Il tipo di regalo che dà il colpo di grazia. Ma grazie all’attacco tubeless e al suo piccolo cocktail miracoloso di lattice, la foratura è diventata un semplice aneddoto. Così sono partito, un po’ cauto, ma deciso a ingoiare questo circuito nero 16, indicato come uno dei più belli (e impegnativi) del settore.
Di valle in valle, in due tappe
Il percorso inizia a L’Argentière-la-Bessée, a 950 m di altitudine.
Primo tratto: la strada asfaltata sale dolcemente fino all’ingresso delle gole del Fournel. Si costeggia il torrente, in un’atmosfera abbastanza dolce, poi dopo un piccolo punto pianeggiante… cambio di atmosfera.
La pista 4×4 prende il sopravvento, ampia ma costante. La pendenza si fa più ripida, i tornanti si susseguono e le cosce si scaldano rapidamente. Fortunatamente, i panorami che si aprono gradualmente sono un’ottima scusa per una pausa fotografica. Ci vogliono circa 3 ore per raggiungere il col de Pousterle (1763 m), prendendosi il tempo necessario – e io me lo prendo. L’itinerario sale costantemente per quasi 400 m di dislivello, in un’atmosfera minerale e forestale.


Lassù, i giganti fanno la guardia
Una volta superato il passo, il mondo cambia. Lo sguardo spazia sulle grandi cime del massiccio degli Écrins: il Mont Pelvoux, il Pic Sans Nom, l’Ailefroide e, in lontananza, alcune cime familiari della Vallouise. È uno di quei punti di svolta in cui ci si sente piccoli… ma felici di esserlo.

La discesa: dove tutto ha inizio
Ancora qualche metro di salita su una pista forestale, poi si attacca la discesa attraverso il famoso single del sottobosco. Non c’è tempo per sognare ad occhi aperti. L’itinerario è impegnativo, difficile e stretto. C’è un susseguirsi di forcine strette, giardini di roccia e alcuni sezioni veloci.
È un percorso tecnico, a volte accidentato, ma anche incredibilmente bello. Un’ottima ricompensa per chi ama le discese che vanno guadagnate. Il single conduce infine a un sublime punto di vista sulla valle della Durance, poco prima di tornare verso L’Argentière.
Informazioni pratiche
Tipo di percorso: loop
Distanza : 21 km
Dislivello positivo: +900 m
Durata : 3h per gli sportivi appassionati / 4h30 per i contemplativi.
Livello: molto difficile (lunga salita + discesa tecnica)
Partenza / Arrivo : parcheggio nel centro di L’Argentière-la-Bessée
Interesse principale: vista sulle cime emblematiche del massiccio degli Écrins, discesa tecnica nel bosco
Segnaletica : circuito n°16 nero – topo disponibile su paysdesecrins.com.
Da portare:
Un VTT bien réglé (et tubeless, si possible 😉)
Casco, guanti, acqua in abbondanza
Kit di riparazione (multiutensili, toppe, pompa)
E uno smartphone per le foto, perché ci sarà molto da fare…E uno smartphone per le foto, perché ci sarà molto da fare…